zafferano pistilli

Lo zafferano è la spezia del buon augurio, simbolo di ricchezza materiale e spirituale, ma anche di benessere, gioia e felicità.

Lunga vita allo zafferano

Il colore giallo dorato dello zafferano richiama il colore del sole, apportatore di vita, luce e calore. Fin dall’antichità, in Oriente è usanza regalare questa preziosissima spezia ai futuri sposi, per augurare loro lunga vita e prosperità.

Questa, però, non è la sola curiosità legata alla polvere dorata: pare che Cleopatra usasse lo zafferano per rendere la pelle ancora più dorata. Più che per la sua bontà, presso gli egizi veniva utilizzato per le sue proprietà cosmetiche sia in bagni, unguenti e oli, sia per tingere gote, unghie e capelli.

A proposito di capelli, pare che Alessandro Magno, pur di mantenere i propri capelli di un meraviglioso colore arancione lucido, lavasse la chioma nello zafferano. Uno shampoo decisamente dispendioso, data la rarità della spezia e il suo costo.

Zafferano, oro per il cervello

Lo zafferano è un brainfood di tutto rispetto: recenti studi attribuiscono a questa spezia la capacità di agire sulla zona del sistema nervoso che regola il tono dell’umore. Da simbolo di gioia e felicità, lo zafferano sembrerebbe assurgere a vero e proprio antidepressivo, riuscendo addirittura a indurre buonumore nelle persone che lo assumono.

Attualmente è allo studio l’ipotesi per cui questa spezia sarebbe in grado di contrastare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Ricchissimo di antiossidanti, l’assunzione di zafferanno rallenterebbe l’invecchiamento cellulare agendo conseguentemente anche su memoria, concentrazione e capacità di apprendimento.
zafferano in polvere e pistilli

Lo zafferano costa fatica

Oltre al simbolismo, alle proprietà benefiche e all’inconfondibile sapore che questa polvere dorata sa regalare a ogni piatto, ciò che rende questa spezia così preziosa è sicuramente il metodo di coltivazione, raccolta e lavorazione che non utilizza alcun macchinario.

Solo manualità, esperienza e velocità.

Sì, perché la raccolta deve essere eseguita in soli 20 giorni, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Inoltre, per non rovinare i pistilli e preservarne il sapore e l’aroma, il raccolto deve essere svolto all’alba, quando i fiori sono ancora chiusi. Solo allora, le raccoglitrici staccano tutti gli stimmi, uno alla volta.

L’alto costo (in fatica) di questa spezia è così spiegato: per produrne un Kg è necessario impiegare 500 ore di lavoro e raccogliere circa 150.000 fiori.

Un dato impressionante, ma la fatica è ben ripagata dalla gioia di poter assaporare il sapore del sole in primi, secondi, finger food, dolci e finanche gelati.
Fiori dello zafferano

Comments are closed.