Il packaging edibile mon amour. L’attenzione dell’industria alimentare verso la sostenibilità ha spinto molte imprese e startup a creare materiali adatti a proteggere i cibi e buoni da mangiare. A che punto siamo con questa tendenza? Le novità più interessanti arrivano dall’estero.

Un esempio tra tutti è la pellicola edibile Ooho, derivata dall’alga bruna e creata dalla startup londinese Notpla. Questa sottile membrana è perfetta per incapsulare salse e bevande in porzioni monodose, ma può sostituire egregiamente altri tipi di packaging come le buste per il trasporto di frutta e verdura, involucri e pacchetti per preparati in polvere e persino le scatole per il cibo d’asporto. E se non si vuole mangiare la pellicola, è possibile gettarla senza pensieri perché si biodegrada naturalmente in circa 6 settimane.

Packaging edibile che allunga la vita degli alimenti 

In Svizzera, Lidl in collaborazione con Empa, rivestirà i prodotti di ortofrutta con uno speciale film protettivo a base di cellulosa che allunga la shelf life. Non male per una semplice pellicola! In più, non solo è commestibile ma è possibile rimuoverla anche con acqua perché idrosolubile. Lo stesso concetto vale per il gel bio Frutti Fresh, creato dalla Packtin di Reggio Emilia, che punta alla protezione e alla conservazione degli alimenti freschi.

 

Ipercompostabili e gustosi, i packaging all’alga marina

Il packaging edibile può essere anche un delizioso accessorio che aggiunge più gusto a cibi e bevande. Come le cannucce commestibili Lolistraw, a base di alghe marine aromatizzate, che si smaltiscono in 24 ore o i sacchetti per alimenti Evoware, creati per proteggere hamburger e waffle. E per gli intolleranti e i vegani? Ci ha pensato Gousto con i gli imballaggi commestibili a base di proteine di piselli. Con queste premesse ci aspetta un futuro ecosostenibile e delizioso.

 

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